BELGRADO - Gli afghani che lasciano il loro Paese dovranno essere accolti negli stati confinanti e non in Europa. Lo ha ribadito il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, secondo il quale Vienna è in contatto con tali Paesi.
Parlando oggi a Belgrado al termine di un colloquio con il presidente serbo Aleksandar Vucic, Kurz ha sottolineato l'importanza di proteggere le frontiere e contrastare il traffico di esseri umani. "Oggi la situazione ai confini della Ue è migliore rispetto al 2015. La Grecia sta facendo grandi sforzi a difesa della frontiera, e in Germania è cambiato il modo di pensare", ha affermato il cancelliere conservatore austriaco. Kurz ha poi ribadito il pieno appoggio dell'Austria all'integrazione nella Ue della Serbia e degli altri Paesi dei Balcani occidentali.
Lo stesso Vucic si è poi espresso sui profughi afghani, affermando che la Serbia è pronta a coordinarsi con gli altri Paesi per affrontare il problema dei profughi dall'Afghanistan, ma non intende diventare "un parcheggio per migranti". Vucic ha affermato che il suo Paese ha ricevuto finora una richiesta per accogliere circa 150 donne o ragazze di squadre calcistiche afghane. "Quelli che lasciano l'Afghanistan vogliono andare in Europa occidentale o negli Stati Uniti, in pochi intendono raggiungere i Balcani".
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