Il presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il cardinale Gualtiero Bassetti, ha inviato al Patriarca di Gerusalemme dei Latini, mons. Pierbattista Pizzaballa, un messaggio in occasione dell'avvio del progetto "Ponti ad Amman" e della benedizione della Casa Sacro Cuore. Finanziato dal Servizio per gli Interventi caritativi a favore del Terzo Mondo della Cei attraverso i fondi 8xmille e ideato dall'Università Cattolica del Sacro Cuore nell'ambito delle iniziative promosse per celebrare il primo centenario dalla fondazione, il progetto è implementato con il supporto del Gemelli Medical Center ed è coordinato, a nome del Patriarcato Latino, dall'associazione HAbibi VAltiberina che da anni lavora in Medio-Oriente. "L'intervento vuole contribuire - sottolinea il card. Bassetti - all'inclusione dei cristiani iracheni richiedenti asilo presenti in Giordania e, in particolare, ad Amman, attraverso la promozione di percorsi di formazione rivolti a insegnanti, counselors e famiglie irachene e giordane; avviare un servizio di screening medico e psicologico di minori; organizzare incontri di educazione sanitaria per donne irachene e giordane". Il presidente della Cei e arcivescovo di Perugia-Città della Pieve ha sottolineato l'importanza di costruire una cultura dei "ponti": "In questi anni abbiamo imparato quanto sia importante fondare le nostre azioni sulla cultura dei ponti e non dei muri. Il popolo giordano ha dimostrato il calore e il sapore dell'accoglienza verso rifugiati palestinesi, iracheni e provenienti da altre aree di crisi, in particolare dalla vicina Siria. Una grande lezione di umanità, soprattutto per l'Europa". Per Bassetti fondamentale è poi "l'inclusione. Verso le sorelle e i fratelli in fuga da guerre e da persecuzioni occorre un approccio integrale, che sappia 'accogliere, proteggere, promuovere e integrare'. Questi quattro verbi, indicati da Papa Francesco, restano la bussola per affrontare la sfida delle migrazioni, in Italia e in Europa".
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