Chloe Zhao, prima donna asiatica a
vincere l'Oscar come migliore regista, è stata cancellata dai
social media in mandarino ed è stata ignorata dai media
ufficiali, a dispetto del successo straordinario registrato.
Nata a Pechino 39 anni fa, Zhao è diventata anche la seconda
donna in assoluto a vincere l'ambito premio alla cerimonia di
Los Angeles, poiché il suo film 'Nomadland' - dedicato agli
americani emarginati che vagano per l'ovest - ha vinto il titolo
di miglior film e la sua protagonista, Frances McDormand, si è
aggiudicato quello di migliore attrice.
Tuttavia, in tarda mattinata tutti i post più recenti
contenenti il ;;suo nome e quello di "Nomadland", a favore e
contrati, sono spariti da Weibo, il social media simile a
Twitter. Salutata inizialmente dai media statali per il successo
a marzo del suo film ai Golden Globes, Zhao è diventata subito
dopo uno degli obiettivi primari di una reazione nazionalista
dopo che i netizen hanno ritrovato alcune sue vecchie interviste
in cui sembrava criticare il suo Paese di nascita.
I cinema cinesi, che avrebbero dovuto mandare nelle sale il
film verso la fine di aprile, hanno sospeso ogni attività.
Zhao è sembrata alludere a queste difficoltà nel discorso di
accettazione degli Oscar, dicendo di aver "pensato molto
ultimamente a come vado avanti quando le cose si fanno
difficili". Ha poi citato una frase di una poesia cinese
classica che si traduce in "le persone sono fondamentalmente
brave alla nascita": una mossa elogiata da molti utenti cinesi
sui social media, prima della censura.
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