Sono un milione, secondo gli organizzatori, i manifestanti scesi oggi in piazza a Hong Kong contro il progetto di legge sull'estradizione forzata in Cina di sospetti criminali, la cui approvazione è prevista per mercoledì. Si sono verificati scontri: la polizia è intervenuta per disperdere i dimostranti. Gli agenti hanno usato manganelli e spray urticanti contro la folla che si era radunata davanti al parlamento. I manifestanti hanno lanciato bottiglie incendiarie ed eretto barricate.
Il decreto, sollecitato da Pechino, consentirebbe a sospetti criminali di essere mandati in Cina per il processo. Si prevede che le proteste saranno le più imponenti da quelle del 2014, il cosiddetto Movimento degli Ombrelli, che ha visto centinaia di migliaia di persone scendere in piazza reclamando un sistema politico pienamente democratico.
Le associazioni per i diritti umani e civili dell'ex colonia britannica ritengono che la nuova legge servirà per portare avanti persecuzioni politiche all'interno dello stesso territorio di Hong Kong sopprimendo la libertà di parola ed esponendo molte persone al sistema giudiziario cinese, profondamente compromesso, conducendo ad un'ulteriore erosione dell'indipendenza giudiziaria.
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