Alcuni sicari hanno assassinato a Rio de Janeiro la consigliera comunale Marielle Franco del Partito socialismo e liberta' (Psol, di sinistra), molto attiva contro le diseguaglianze e la violenza nelle favelas carioca. Marielle, 38 anni, e' stata uccisa con quattro colpi di pistola alla testa: una vera esecuzione. I sicari hanno anche ucciso il suo autista e ferito lievemente una sua assistente, che si trovava al suo fianco sul sedile posteriore dell'auto. La polizia ha rinvenuto sul luogo del duplice omicidio 9 bossoli.
I proiettili usati per uccidere Marielle Franco ed il suo autista provengono da un lotto venduto dall'azienda CBC alla polizia federale di Brasilia nel 2006. Lo rivela una fonte della polizia di Rio, citata dalla Tv Globo. La fonte rivela anche che la targa di almeno uno dei veicoli usati dai killer è clonata.
La vittima aveva partecipato ad un evento in sostegno delle giovani donne nere delle favelas. Il giorno prima di essere uccisa, Marielle aveva scritto sul suo profilo Twitter: ''Ancora un omicidio che potrebbe entrare nel conto di quelli compiuti dalla polizia militare. Matheus Melo stava uscendo dalla chiesa. Quanti altri devono morire prima che finisca questa guerra?''. La giovane consigliera aveva anche criticato pesantemente l'operato della polizia militare nelle favelas di Rio, definendo il corpo speciale incaricato per queste operazioni ''battaglione della morte, che uccide i nostri giovani''. L'omicidio ha creato un'ondata di sdegno in tutto il Brasile ed e' stato deplorato dal neo ministro per la Sicurezza pubblica, Raul Jungmann, e da numerose forze politiche. In una nota, il governo di Brasilia ha affermato che seguirà da vicino le indagini sul barbaro duplice assassinio.
L'ex presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha duramente condannato l'omicidio ed ha chiesto al governo e alle forze armate di ''rendere conto alla popolazione'' su quanto accaduto. ''Voglio rendere omaggio alla famiglia di Marielle, combattente per i diritti umani, barbaramente assassinata la notte scorsa assieme al suo autista. Condanniamo con veemenza la mancanza di sicurezza che vive una larga parte della popolazione brasiliana e offriamo la nostra solidarietà alla famiglia e agli amici della giovane vittima. Tutto ciò e' abominevole, esigiamo che il governo di Rio e le forze armate rendano conto alla società, trovando i colpevoli. Se e' stata la polizia, sarà ancora più facile scoprirli. Ci vuole molta solidarietà per sconfiggere questa violenza'', ha detto Lula. L'ex presidente ha poi definito la giovane consigliera comunale assassinata ''una politica coraggiosa'' ed ha aggiunto che ''Rio de Janeiro e la democrazia brasiliana sono stati macchiati da questo barbaro crimine''.
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