Le forze dell'ordine tunisine hanno ristabilito la calma su tutto il territorio nazionale a partire dalla serata di ieri. Lo ha affermato in mattinata il portavoce del ministero dell'Interno Khalifa Chibani parlando di 778 persone arrestate negli scontri delle ultime notti tra gruppi di giovani manifestanti e forze di polizia. Tra gli arrestati anche sedici estremisti islamici. Numerosi i feriti tra gli agenti e i danni ad autoveicoli, mezzi e beni delle forze di sicurezza.
Chibani ha ribadito che le proteste violente degli ultimi giorni non hanno nulla a che vedere con le manifestazioni legittime contro l'aumento dei prezzi ed il carovita definendole come piuttosto come atti vandalici, tentativi di saccheggio, devastazioni di beni pubblici e privati ad opera di gruppi di violenti.
La notte nel Paese è stata relativamente tranquilla dal punto di vista dell'ordine pubblico, con un sostanziale ritorno alla normalità, eccettuato qualche episodio di tensione prontamente sedato dalle forze dell'ordine a Siliana, Kasserine, Cite Bourji, Douz, e nei quartieri Cité Ettadhamen, Ibn Sina, El Mourouj, nei dintorni di Tunisi. Unità dell'esercito hanno affiancato in molti casi quelle della polizia a difesa degli edifici pubblici. Già ieri sera, Chibani aveva ribadito in serata in tv che le proteste violente degli ultimi giorni non avevano nulla a che vedere con le manifestazioni legittime contro l'aumento dei prezzi ed il carovita ma sono piuttosto da classificare come atti vandalici o tentativi di saccheggio, devastazione di beni pubblici e privati.
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