Bologna non è diventata capitale mondiale del restauro cinematografico per caso. E' nato all'inizio degli anni novanta attorno ad un realtà che si stava già affermando come punto di riferimento per gli appassionati, come la Cineteca di Bologna che ogni anno organizza (e continua ad organizzare) il festival 'Il Cinema ritrovato'. "In questo festival - racconta Gianluca Farinelli, che oggi dirige la Cienetca - ci accorgemmo, negli anni '80, che riuscivamo a presentare restauri delle grandi cineteche europee, ma restauri italiani non c'erano. Ed è per quello che arrivò l'idea: fare una scuola di restauro, trovammo supporto dell'Unione Europea, del Comune e della Provincia e mettemmo le basi per il laboratorio di restauro. Poco a poco è nata questa esperienza, che poi è cresciuta e si è sviluppata, anche con un impegno tecnologico estremamente complesso". La differenza, per diventare numero uno, l'hanno fatta la specializzazione estrema e l'approccio culturale.
"Oggi - racconta Davide Pozzi, giovane direttore del laboratorio l'Immagine ritrovata - i nostri clienti sono per il 50% europei e per il 25% rispettivamente americani e asiatici. Sono cineteche, archivi, ma anche collezioni private di detentori di diritti come quelle della Rai, di Canal Plus, di Pathé". Dalle grinfie degli artigiani hi tech di Bologna sono passati i primi film dei fratelli Lumière, le prime comiche di Charlie Chaplin, capolavori più recenti come 'Roma città aperta', i film di Sergio Leone, 'Hiroshima mon Amour', i 'Quattrocento colpi', appena tornato nelle sale tirato a lucido. I lavori non si fermano e quelli in corso sono top secret: fra i prossimi lavori che saranno presentati, un'attenzione particolare sarà dedicata ad Orson Wells. Bologna vuole bene al cinema e alla sua Cineteca, ma la Cineteca ricambia questo amore ed ogni anno fa alla città un regalo magnifico: da giugno ad agosto piazza Maggiore si trasforma nella sala cinematografica più grande del mondo dove vengono proiettati, gratuitamente, pellicole vecchie e nuove. Ed è forse l'unico luogo del mondo dove film di cento anni fa, spesso conosciuti solo dagli specialisti, tengono ogni sera a bocca aperta oltre mille persone che insieme ridono, piangono e trattengono il fiato grazie al cinema.
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