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Giovani dottori commercialisti, 'urge chiarimento su forfettari'

Giovani dottori commercialisti, 'urge chiarimento su forfettari'

L'associazione si rivolge all'Agenzia delle Entrate su controlli

ROMA, 21 settembre 2023, 17:42

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"L'avvio dei controlli sui dati del quadro RS (dichiarazione dei redditi 2022) per i titolari di partita Iva con regime forfettario, messo in pratica dall'Agenzia delle Entrate, lascia stupefatti. Viene, infatti, chiesto, in caso di omissioni, di mettersi in regola presentando una dichiarazione integrativa e versando le sanzioni ridotte.
    Peccato che chi applica il regime forfettario non determini la base imponibile con il sistema "tradizionale" (differenza tra ricavi e costi), ma attraverso un coefficiente applicato al fatturato, indipendentemente dai costi che sono, quindi, ininfluenti". A denunciarlo il presidente dell'Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili (Ungdcec) Matteo De Lise, in una nota.
    Per la guida dell'associazione professionale, "inviando queste lettere, l'Agenzia afferma che i contribuenti che hanno barrato il campo 'assenza di dati da dichiarare' abbiano compiuto un'omissione rilevante. Ci domandiamo: cosa c'è di strano se un contribuente che non deduce costi dall'attività e, pertanto, che non ha interesse a sostenere costi, non abbia effettivamente nessun dato da dichiarare? Lo scenario che si prefigura è che quasi tutti i forfettari raggiunti da queste lettere chiameranno il loro commercialista, ricontrolleranno la documentazione e molto probabilmente pagheranno la sanzione prevista indicando, con molta probabilità, un dato insignificante", si legge.
    Per il presidente dei giovani commercialisti, "non è corretto neppure che l'Agenzia delle Entrate chieda notizia di dati già in suo possesso, come peraltro prevede sia la norma istitutiva del regime forfettario che lo Statuto del contribuente", si chiude la nota dei giovani dottori commercialisti.
   

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