Nel Lazio la crescita degli
investimenti in tecnologie e servizi digitali è superiore di 12
punti rispetto alla media nazionale: per il 41% delle imprese
della regione nel 2024 il budget in innovazione verrà aumentato,
per il 43,4% confermato. E' la fotografia emersa durante la
terza tappa del road show Assintel Report, che si è tenuta a
Roma in Camera di Commercio e organizzata da Assintel -
l'associazione nazionale delle imprese Ict - e Confcommercio
Roma. E' quanto si legge in una nota.
La ricerca è curata dall'Istituto Ixé, sponsor del progetto
sono Grenke, Intesa Sanpaolo, TIM e Open Gate Italia. Le tre
tecnologie più presenti nelle imprese della regione sono quelle
che riguardano la collaborazione (PC e smartphone), presenti
nell'88% di esse, la connettività (banda ultra larga e wifi) con
il 79% e la cybersecurity per il 72%. Questi valori sono
superiori alla media dai 6 ai 9 punti percentuali.
Le organizzazioni laziali evidenziano un'elevata propensione
all'innovazione, complice la forte presenza di PA e Servizi.
Anche questo spiega la minor incidenza del fattore
economico/finanziario, percepito come ostacolo solo dal 22%
contro il 31% a livello medio nazionale. Emerge invece il tema
della difficoltà a comprendere l'evoluzione del loro mercato di
riferimento per il 18,2% di esse, ben 10 punti sopra la media.
Le 3 aree di business più interessate dai processi di
innovazione saranno l'ambito comunicazione e marketing (33,9%),
la gestione dei clienti (28,1%) e la vendita e distribuzione
(15,9%).
Sul fronte delle tecnologie emergenti - realtà virtuale,
intelligenza artificiale, robotica, IoT e blockchain - quasi un
terzo delle organizzazioni laziali (29,3%) nel 2024 dichiarano
di pianificare o sperimentare almeno un'applicazione, mentre a
fine 2023 solo l'1,5% di esse ha già realizzato concretamente
progetti estesi su almeno una di esse. Anche questo è segnale di
forte e rapida propensione all'innovazione.
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