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In evidenza
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"Immaginare di completare la
ricostruzione delle aree terremotate in tempi rapidi e senza
l'utilizzo di fondi pubblici è puramente utopistico", perché° "è
necessario un sistema complessivo che agevoli l'opera di
ricostruzione non che la ostacoli": lo si legge nella nota dei
Consigli nazionali degli ingegneri e degli architetti e della
Fondazione Inarcassa che considerano "particolarmente grave" la
decisione del governo, la cui bozza di decreto approvata prevede
l'eliminazione di ogni genere di cessione dei crediti e di
sconto in fattura per tutte le tipologie che ancora le
prevedevano (oltre al terzo settore, questa stretta riguarderà
principalmente il Superbonus 110% per le aree terremotate).
La scelta annunciata ieri al termine del Consiglio dei ministri
dal titolare dell'Economia Giancarlo Giorgetti viene valutata
dai professionisti come "inusitatamente drastica", e "rischia di
rendere impossibile l'opera di ricostruzione. Per questo
chiediamo un ripensamento e che le agevolazioni fiscali siano
mantenute almeno limitatamente alle aree colpite dal sisma",
perché, si legge, infine, "tale decisione sta mettendo in
subbuglio, in particolare, i professionisti e le imprese che
agiscono nelle zone del cratere del terremoto del 2016 in Italia
centrale".
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