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==Unioncamere, il Made in Italy è un terzo dell'export va difeso

==Unioncamere, il Made in Italy è un terzo dell'export va difeso

Andrea Prete, 'c'è valore e iconicità del brand Italia'

ROMA, 18 aprile 2024, 08:29

Redazione ANSA

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"Un dato è certo: chi compra made in Italy è disposto a pagare di più per il solo fatto che si tratti di prodotti italiani. Tutto ciò vale oltre un terzo del valore delle esportazioni". Lo spiega Andrea Prete, presidente di Unioncamere, commentando in un'intervista al Sole 24 Ore lo studio 'Quale valore del brand Made in Italy nel mondo', realizzato da Unioncamere in collaborazione con la rete di Assocamerestero e la rete delle CdC italiane all'estero.
    "Io penso che sia interessante il concetto di fondo: il valore e la iconicità del brand Italia. Qualità, stile, design, sono le caratteristiche che i consumatori stranieri apprezzano del made in Italy", prosegue.
    L'ulteriore affermazione nel mondo avverrà secondo Prete "in Paesi come Cina, India, e altri" dove "cresce il tenore di vita e aumentano i potenziali acquirenti di made in Italy. Non resta altro da fare che difendere in ogni modo la reputazione e far conoscere sempre meglio il brand Italia. Il sistema delle Camere di commercio, in Italia e all'estero, lavora su questo fronte e può fare ancora di più", spiega.
    "L'obiettivo deve essere incrementare le esportazioni in Paesi che hanno voglia di Italia. Ci sono almeno 40mila imprese che finora hanno esportato in maniera saltuaria, non avendo all'interno l'organizzazione necessaria per farlo stabilmente - conclude -. Poi pensiamo al settore alimentare: se recuperassimo una parte del mercato dell'italian sounding avremmo fatto un altro importante lavoro".
   

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