Nessuna regolarizzazione da parte
di Visibilia Editore spa della posizione Inps ma solo una
"retribuzione imponibile di 37.435,00 euro" che ha generato "un
debito contributivo di 14.431.19 euro" da parte di Visibilia
Srl, ossia da parte di un altro "datore di lavoro".
Con queste parole la Procura di Milano, in poche righe di
premessa a un prospetto dell'Istituto Nazionale di Previdenza
depositato in vista dell'udienza della causa civile di
dopodomani avviata dagli azionisti di minoranza per chiedere
l'ispezione della società fondata dalla ministra Daniela
Santanchè, smentisce le osservazioni trasmesse ieri dalla stessa
Visibilia Editore spa in delle note di replica, firmate
dall'avvocato Fabio Re Ferrè.
In merito al caso di Federica Bottiglione, la ex dirigente che
ha denunciato di essere stata messa in "cassa integrazione a
zero ore" durante l'emergenza Covid ma di aver continuato a
lavorare con una retribuzione corrisposta sotto forma di
"rimborsi spese", a differenza di quando ha sostenuto la 'Spa',
il documento Inps segnala che "l'aver effettuato un pagamento
con flussi ordinari nel corso del mese di marzo 2023 da parte di
un altro datore di lavoro rispetto a quello che ha chiesto e
usufruito delle integrazioni salariali non determina alcuna
regolarizzazione".
Sulla vicenda è aperta anche una indagine per truffa ai
danni dello Stato.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA