"La riforma previdenziale della
professione forense conduca ad un cambiamento sostenibile,
calibrato per avere costantemente in equilibrio i conti e
assicurare future pensioni dignitose, commisurate all'attività
svolta". L'auspicio è dell'Associazione nazionale forense,
secondo cui
"anche in questo modo la classe degli avvocati dimostra di
affrontare il cambiamento necessario della professione per far
fronte alle esigenze e alle sfide che i tempi attuali
impongono".
"Ora attendiamo che il Regolamento sulla previdenza degli
avvocati, del quale abbiamo appreso parte dei contenuti solo
ieri, sia approvato dai ministeri che vigilano sulla Cassa,
pronti a dare il nostro supporto in virtù delle migliaia di
Avvocati che ANF rappresenta. Sin dalle prime indicazioni di
ieri, infatti, riteniamo che ci siano alcuni aspetti da
modificare e siamo certi che la Cassa Forense sia pronta ad
ascoltare la voce di molti Avvocati" afferma il segretario
generale Giampaolo Di Marco.
"Equità e sostenibilità - continua Di Marco - sono i principi
cardini di un sistema previdenziale di una professione che, come
ha giustamente ricordato ieri il Ministro Nordio, è una delle
tre gambe della giurisdizione insieme al giudice e al pubblico
ministero, rinnovando l'auspicio di una assoluta e leale
collaborazione con la categoria. Bene dunque che vi sia spirito
costruttivo che guarda al futuro, mettendo in sicurezza i conti,
e confronto aperto a tutti per migliorare il funzionamento della
macchina della giustizia, ma sia consentita maggiore
partecipazione alle modifiche prima che le riforme entrino a
regime".
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