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>>>ANSA/Fronte Superbonus ancora aperto, passa in dl fisco

>>>ANSA/Fronte Superbonus ancora aperto, passa in dl fisco

Emendamenti bipartisan tutti inammissibili, attesi ricorsi

ROMA, 07 luglio 2022, 18:52

Redazione ANSA

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(di Mila Onder) La partita sul Superbonus non è ancora chiusa. Appena incassata la fiducia sul decreto aiuti, che prevede un allargamento delle cessioni dei crediti rimasti incagliati, il fronte si sposta ora sulla responsabilità del cessionario, ovvero di chi si vede ceduto il credito ed è oggi tenuto ad un attento controllo anti-truffe. Con emendamenti bipartisan al decreto sulle semplificazioni fiscali Pd, Lega, FI e FdI hanno proposto nuove norme per 'alleggerire' il peso di verifica che ricade su chi accetta la cessione, praticamente su banche e assicurazioni. Ma - a sorpresa - tutte le proposte sono state bocciate, non passando la tagliola della ammissibilità.
    Fino a domani i gruppi avranno tempo per presentare i ricorsi e fare in modo che gli emendamenti vengano comunque esaminati e votati in Commissione, aumentando il pressing sul governo.
    Qualsiasi ne sia l'esito, il tema in ogni caso rimane. Anche i Cinquestelle lo considerano infatti prioritario. La scelta di non presentare proposte per modificare il decreto fiscale nel suo iter parlamentare, a differenza degli altri gruppi, è stata voluta, sottolineano i deputati 5S nelle commissioni Bilancio, Finanze, Ambiente e Attività produttive, "perché non possiamo permettere che si allunghino ancora i tempi. Dev'essere ora l'esecutivo a intervenire immediatamente con un provvedimento d'urgenza, come richiesto dal presidente Giuseppe Conte al presidente del Consiglio". Il Movimento rincara la dose: "non risolvere subito questo problema significa assumersi la grave responsabilità di mandare gambe all'aria un intero comparto e centinaia di migliaia di famiglie".
    Il tema della responsabilità in solido era stato sollevato dall'Abi dopo la circolare emanata dall'Agenzia delle Entrate in cui è stata richiesta alle banche la massima attenzione ('diligenza' in gergo normativo) nel verificare i requisiti della cessione, per evitare di figurare come responsabili in solido degli illeciti ai danni del fisco. Una mossa interpretata come l'ennesima stretta con impatto negativo sulla tempistica e la complessità delle pratiche. Da qui gli emendamenti presentati da maggioranza e opposizione: da Forza Italia è arrivata la richiesta esplicita affinché la responsabilità solidale non si applichi a banche, intermediari finanziari e assicurazioni.
    Mentre, con emendamenti praticamente uguali, FdI, Lega e Pd hanno puntato a sanare eventuali 'errori' nelle comunicazioni di sconto in fattura o cessioni del credito con nuove modalità di annullamento. Per ora l'esito è un nulla di fatto, ma non è detto che la battaglia sia chiusa.
    Niente da fare peraltro anche per un'altra norma che ricalcava quella inserita nel dl Aiuti per Venezia. Il Pd ha proposto che tutti i Comuni possano ridurre la diffusione massiccia degli affitti brevi a favore di quelli di lunga durata. Ma il verdetto sulle inammissibilità ha colpito anche in questo caso.
   

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