Bioera spa, società del gruppo del
bio-food e di cui la ministra del Turismo Daniela Santanchè è
stata presidente fino al febbraio del 2022, ha messo sul piatto
un altro tentativo di risanamento e ha presentato, da quanto si
è saputo, nell'udienza di oggi un'istanza al Tribunale
fallimentare di Milano di "concordato in bianco", dopo che sono
scaduti i termini della composizione negoziata della crisi e le
misure protettive del patrimonio, non prorogate su decisione dei
giudici.
L'aggiunto Laura Pedio e i pm Marina Gravina e Luigi Luzi,
anche titolari di diversi fascicoli di inchiesta sulle ex
società di Santanchè, tra cui pure Visibilia, hanno chiesto un
termine per valutare la richiesta dei legali di Bioera ed
esprimere un parere. L'udienza per la discussione, davanti al
giudice Francesco Pipicelli, è stata aggiornata a domani
mattina. Su Bioera pende già una richiesta della Procura di
liquidazione giudiziale, ossia il vecchio fallimento.
Il concordato in bianco, invece, è una procedura attraverso
la quale, in sostanza, la società chiede tempo, dai 30 ai 60
giorni, per presentare un piano di rientro dai debiti ai
creditori. Un'altra società del gruppo, ossia Ki Group srl, è
fallita lo scorso gennaio, tanto che l'aggiunto Pedio e i pm
Gravina e Luzi stanno indagando su presunti profili di
bancarotta.
Pende, nel frattempo, anche un'istanza di liquidazione
giudiziale su Ki Group Holding, ma per questa società sono
ancora attive le misure protettive del patrimonio, che
impediscono di fatto il fallimento.
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