Riducono il calo nel finale le
principali borse europee, con gli indici Usa poco mossi (Dow
Jones +0,12%, Nasdaq invariato). Stabile a 129 punti il
differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi, con il
rendimento annuo italiano in calo di 1 punto al 3,79% e quello
tedesco di 2,2 punti al 2,5%. Poco mosse Madrid (-0,03%) e
Londra (-0,04%) insieme a Francoforte (-0,21%), mentre è più
pronunciato il calo di Milano (-0,62%) e Parigi (-0,69%). Un
andamento che riflette le preoccupazioni per le tensioni in
Medio Oriente e il calo del greggio (Wti -0,45% a 79,44 dollari
al barile), mentre gira in positivo il gas naturale (+3,96% a
33,05 euro al MWh), che riaggancia quota 33 euro. C'è attesa
inoltre per gli indici Pmi in arrivo tra 2 giorni in Europa e
negli Usa.
Pesano i produttori di semiconduttori Stm (-2,44%), Infoineon
(-2,92%) e Asml Holding (-1,36%). Segno meno per i petroliferi
TotalEnergies (-0,81%) ed Eni (-0,42%), mentre scivola tra i
bancari Bnp (-6,8%), che è stata sorpassata da Santander
(-0,81%) che diventa così la banca dell'Ue con la maggior
capitalizzazione di borsa. In ordine in Piazza Affari Bps
(+0,97%), Unicredit (+0,5%), Banco Bpm (-0,09%), Intesa
(-0,27%), Mps (-0,66%) e Bper (-0,76%).
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