Ha chiuso in calo Piazza Affari la
prima seduta di una settimana di grande attesa per il mercato,
con il doppio appuntamento del Pil Usa e dell'inflazione
nell'Eurozona. Il primo previsto per mercoledì 28, il secondo
suddiviso tra giovedì 29 febbraio (Germania, Francia e Spagna) e
venerdì 1 marzo (Italia e Ue). L'indice Ftse Mib ha ceduto lo
0,44% a 32557 punti, tra scambi in calo per 2,7 miliardi di euro
di controvalore. In rialzo a 144,9 punti il differenziale tra
Btp e Bund decennali tedeschi, contro i 142 dell'apertura, e il
rendimento italiano in progresso di di 9,1 punti al 3,88% e
quello tedesco di 7,7 punti al 2,43%.Sugli scudi Leonardo
(+5,16%) e Iveco (+4,5%) dopo il "sostegno incrollabile"
ribadito dal G7 all'Ucraina. Sotto pressione invece Recordati
(-2,31%), Campari (-2,19%), Moncler (-2,18%) e Prysmian
(-2,08%). Difficoltà anche per Hera (-1,86%), Enel (-1,38%),
Italgas (-1,37%) e A2a (-1,36%). In calo Stellantis (-1,24%),
mentre si sono mosse in ordine sparso le banche. Ha corso Bper
(+3,06%), al centro di ipotesi di risiko bancario, seguita a
distanza da Banco Bpm (+1,21%) e Intesa (+0,53%), mentre hanno
ceduto Unicredit (-0,6%) ed Mps (-0,13%). Immobile Eni
(-0,03%), mentre tra i titoli a minor capitalizzazione fiammata
di Sogefi (+35,61%) che venerdì scorso ha annunciato i conti
l'accordo per la cessione delle divisione filtri al fondo Usa
Pacifica Avenue. Effetto conti invece su DoValue (-4,14%).
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