"In Fabbrica Europa ci sono le nostre
riflessioni sul futuro dell'Europa. Siamo in un momento molto
importante" con le elezioni che "determineranno il prossimo
Parlamento Europeo, e noi riteniamo che il prossimo parlamento
dovrà riappropriarsi della sua funzione politica dopo che la
Commissione Europea troppe volte ha fatto ingerenze".
Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, - ospite di
SkyTg24 - lo ribadisce tornando a parlare del documento di
proposte 'Fabbrica Europa', circa cento pagine, elaborato da
Confindustria coinvolgendo tutte le articolazioni del sistema di
rappresentanza degli industriali, presentato come base per
aprire un confronto in vista del voto.
"Siamo di fronte alle sfide di competitività che ci hanno
lanciato Stati Uniti e Cina, fortissime. O si entra nell'ottica
di dire che l'industria è necessaria perchè altrimenti non c'è
l'Europa o ci faremo veramente del male. Abbiamo la necessità di
politiche industriali europee, non possiamo pensare di
affrontare da soli colossi come Cina, Stati Uniti, Brasile,
India. C'è un tema di competitività ed un tema di urgenza:
questi temi dobbiamo affrontarli con urgenza, non c'è tempo di
rimandarli".
Il green new deal, aggiunge il leader degli industriali, "è un
percorso ineludibile. I temi della sostenibilità nessuno li
contesta: dobbiamo perseguirli. Ma dobbiamo farlo con
intelligenza e responsabilità. Ma dire che dobbiamo raggiungere
certi obiettivi in determinati tempi, senza mettere uno
strumento di finanza comune europea, significa che ci stiamo
prendendo in giro. Ci facciamo solo del male".
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