Non ci sono solo i pagamenti
arretrati delle tredicesime a preoccupare i lavoratori che
operano nello stabilimento Sider Alloys di Portovesme, nel
Sulcis. "Il tema vero - dicono i segretari territoriali di Fiom,
Fsm, Uilm e Cud - è avere certezza sul futuro di questa fabbrica
di alluminio, un settore ritenuto strategico per il Paese".
L'auspicio è che un passo in avanti si compia giovedì 18,
quando è previsto alle 10 il tavolo al Mimit che dovrebbe
consolidare alcune questioni ormai da tempo sul piatto, a
partire dal completamento del revamping della sala elettrolisi e
delle celle.
"A fronte della garanzia che è arrivata dal Sace prima delle
feste natalizie - spiegano i segretari Roberto Forresu, Giuseppe
Masala, Renato Tocco e Angelo Diciotti - non abbiamo ancora un
cronoprogramma della attività per il revamping né di quanti
lavoratori potranno essere richiamati al lavoro in questa fase.
Questo passaggio dovrebbe sbloccare i 170 milioni di
investimento e mettere le basi per le prospettive future che
però ora non riusciamo a percepire. Serve chiarezza da parte
dell'azienda e un monitoraggio costante da parte della politica
e delle istituzioni ed è quello che chiederemo al tavolo a
Roma".
I sindacati ricordano che da ottobre a oggi sono almeno 50 i
posti di lavoro che sono andati persi tra scadenze di contratti
e licenziamenti.
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