Assonave, associazione nazionale
dell'industria navalmeccanica, ha accolto favorevolmente il
"decreto flotte", relativamente ad incentivi per l'acquisto di
nuove navi verdi o l'ammodernamento delle flotte esistenti. Come
si legge in una nota "pur riconoscendone limitazioni legate alle
aliquote di incentivazione, l'associazione ha tuttavia recepito
con sorpresa e non condivide le recenti richieste di una parte
del mondo armatoriale di rimuovere il vincolo geografico per
l'accesso ai finanziamenti.
Assecondare tali richieste implicherebbe, innanzitutto,
consentire un ulteriore depauperamento di un settore, tra i più
virtuosi in Italia, già profondamente danneggiato da pratiche di
concorrenza sleale in paesi terzi".
Determinante per la competitività di tale filiera è la
creazione ed il presidio di un "level playing field", con parità
di regole e condizioni per ogni cantiere o fornitore navale.
L'applicazione in paesi extraeuropei di sistemi di
regolamentazione e di finanziamento non in linea con quelli
europei ha infatti creato effetti distorsivi della concorrenza.
Nel corso degli anni, tale pratica ha indotto condizioni di
attrattività dei cantieri orientali nei confronti degli armatori
europei ponendo seri rischi alla sicurezza e resilienza di una
filiera fondamentale come la navalmeccanica, il cui peso si
riverbera anche in ambito energia e difesa.
Assonave quindi auspica, "qualora la tempistica prevista dal
Fondo Complementare al Pnrr lo consenta, una rimodulazione del
provvedimento governativo di finanziamento al rinnovo della
flotta, che supporti le prerogative dell'industria nazionale e
che al tempo stesso consenta un effettivo utilizzo da parte
degli armatori europei ovvero la previsione di un nuovo
strumento di sostegno al settore della navalmeccanica".
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