C'è cauto ottimismo sui mercati
europei nella prima seduta dopo il Natale, che è anche la
terz'ultima dell'anno, in vista di un possibile taglio dei tassi
della Fed a inizio 2024. La migliore è Londra (+0,48%), seguita
da Milano (+0,3%), Parigi (+0,2%) e Francoforte (+0,05%). Sotto
la parità invece Madrid (-0,13%). Contrastati i future Usa, in
vista degli indici della Fed di Richmond sulla manifattura e sui
servizi e di Dallas sul terziario. In arrivo in tarda serata le
scorte settimanali di greggio. Si abbassa la tensione sui titoli
di stato, con i rendimenti in calo un po' ovunque e il
differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi stabile a 155,4
punti. Cala di 4 punti il rendimento annuo italiano al 3,48% e
di 4,5 punti quello tedesco, che scende all'1,93%.
Stabile il dollaro a 0,9 euro e 0,78 sterline e 91,94 rubli,
mentre sale a 142,52 yen. Prosegue il calo del greggio (Wti
-0,4% a 75,28 dollari al barile), sale l'oro (+0,23% a 2.068,7
dollari l'oncia) mentre il gas risale la china (+7,83% a 36,88
euro al MWh) puntando ai 40 euro toccati l'ultima volta lo
scorso 4 dicembre. Gli operatori temono in questo caso
l'inasprirsi della guerra tra Israele ed Hamas in Palestina. Il
Mar Rosso infatti è una delle principali vie di transito per le
navi che trasportano il gas naturale liquefatto (Gnl).
Acquisti sui petroliferi Shell (+0,8%), TotalEnergies
(+0,75%), Bp (+0,7%) ed Eni (+0,54%). Vanno meglio Saipem
(+3,18%) e Subsea 7 (+1,9%), attive nell'ingegneria energetica.
Bene i produttori di semiconduttori Be (+1,05%), Stm (+0,91%) ed
Infineon (+0,81%) e il lusso con Swatch (+1,15%), Adidas
(+0,7%), Cucinelli (+0,6%), e Moncler (+0,57%). In ordine sparso
le banche con Barclays (+1%), Mps (+,8%), Hsbc (+0,75%) , Bnp
(+0,5%), Unicredit (+0,1%), Intesa (+0,02%), Banco Bpm (-0,23%)
e Bper (-0,13%).
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