Un 2023 positivo e un "ottimismo
indiscutibile verso il 2024 nonostante le sfide imminenti". E'
quanto emerge dal report di Qonto sullo stato delle piccole e
medie imprese (Pmi) europee nel 2023, realizzato attraverso un
sondaggio condotto tra 2.000 dirigenti aziendali e responsabili
finanziari in Francia, Germania, Italia e Spagna. Nel rapporto
si sottolinea come il 52% delle Pmi intervistate ha dichiarato
di lavorare attivamente per ridurre la propria impronta, mentre
solo l'8% dichiara di non essere impegnata a ridurre il proprio
impatto sull'ambiente"-
In tutti i mercati analizzati, la maggior parte dei business
leader mostra una forte fiducia per il 2024. Alla domanda sulla
crescita dei ricavi per il prossimo anno l'85% degli
intervistati italiani ha dichiarato di sentirsi "ottimista" o
"molto ottimista". Il dato si attesta all'86% in Spagna, 84% in
Germania e chiude la Francia con il 74%. Risultati molto simili
sono stati osservati quando ai leader aziendali è stato chiesto
quanta fiducia ripongano nel futuro del loro settore. Tuttavia,
i dati evidenziano anche il persistere di preoccupazioni per le
incertezze del contesto macroeconomico, in particolare per
quanto riguarda l'inflazione e gli eventi geopolitici.
In Italia il 68% dei rispondenti ha dichiarato che i
risultati del 2023 sono stati "migliori" o "decisamente
migliori" del previsto, il dato si attesta intorno al 63% in
Francia. Hanno performato significativamente sopra le
aspettative le PMI di Germania (78%) e Spagna (75%).
L'inflazione è stata universalmente citata come il principale
ostacolo alla crescita, seguita dalla mancanza di domanda e
dagli eventi geopolitici.
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