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Ira di Salvini per lo stop dei treni: 'Scene indegne nelle stazioni, mai più'

Ira di Salvini per lo stop dei treni: 'Scene indegne nelle stazioni, mai più'

Lo stop dalle 9 alle 17, proclamato dai sindacati per protestare contro la mancanza di sicurezza sul lavoro

30 novembre 2023, 19:53

di Alfonso Abagnale

ANSACheck

Sciopero treni, ritardi e cancellazioni a Roma - RIPRODUZIONE RISERVATA

Sciopero treni, ritardi e cancellazioni a Roma - RIPRODUZIONE RISERVATA
Sciopero treni, ritardi e cancellazioni a Roma - RIPRODUZIONE RISERVATA

Matteo Salvini si scaglia contro lo sciopero di otto ore nelle ferrovie, che ha colpito in particolar modo i pendolari. Per il vicepremier e ministro dei Trasporti si sono viste "scene indegne e inaccettabili nelle stazioni italiane" con "ritardi, treni cancellati e lunghe code di cittadini esasperati". Una cosa "intollerabile", ha tuonato il titolare del Mit.

Lo stop dalle 9 alle 17, proclamato dai sindacati per protestare contro la mancanza di sicurezza sul lavoro, dopo l'incidente in Calabria, ha coinvolto soprattutto i treni regionali mentre l'Alta velocità ha registrato per lo più ritardi, anche superiori ai 60 minuti. "Un'adesione altissima con punte fino al 100% delle ferroviere e dei ferrovieri dipendenti da tutte le aziende ferroviarie italiane, conferma che la categoria non è più disponibile a rischiare la vita per il mancato adeguamento e ammodernamento delle infrastrutture ferroviarie e stradali", affermano Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa trasporti e Fast Confsal, "scusandosi" con le persone "alle quali oggi abbiamo creato disagio".

Più nel dettaglio, regionali tutti fermi in partenza da Genova. Diverse soppressioni di treni soprattutto regionali in partenza da Roma, Bologna, Palermo, Reggio Calabria. Chiusa la linea 2 della metropolitana di Napoli con ritardi e cancellazioni per i treni regionali. Tutti soppressi i treni, anche intercity, sulla dorsale adriatica e molte cancellazioni intercity sulla dorsale tirrenica. Adesioni alte nella manutenzione Rfi fino all'80% e Trenitalia fino al 100% in alcune regioni come il Piemonte, spiegano i sindacati.

"Giusto lo sciopero per l'ennesimo incidente ferroviario in Calabria", afferma il segretario confederale della Cgil, Pino Gesmundo, denunciando che quanto accaduto "non è per pura fatalità", ma deriva dalle "condizioni disastrose" in cui versano le ferrovie italiane, "in particolare nel Mezzogiorno", dove gli "standard di sicurezza sono ridotti ai minimi termini, con linee antiquate, a binario unico senza elettrificazione".
Dal canto suo Salvini sottolinea che "il sacrosanto diritto alla mobilitazione non può cancellare quello di milioni di cittadini che devono viaggiare".

Rispetto ai casi precedenti il ministro non è intervenuto con una precettazione "per rispetto di chi ha perso la vita sul lavoro" ma "la giornata di oggi rende ancora più evidente che scioperi di troppe ore hanno ricadute pesantissime sulle vite di troppe persone incolpevoli", ha detto Salvini, avvertendo che "è mia precisa intenzione, in futuro, fare di tutto affinché simili scene non si ripetano, anche se auspico che i sindacati evitino iniziative irragionevoli". 

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