Le Borse europee dopo un avvio
positivo, si indeboliscono tutte e si muovono all'insegna
dell'incertezza. I listini del Vecchio Continente (Stoxx 600
-0,26%) guardano alla Fed di domani pronta ad una nuova stretta
sui tassi. Le vendite appesantiscono in particolare i titoli
legati all'immobiliare, gli industriali e i tecnologici. Tengono
finanziari ed energia.
Il gas è in saliscendi. Ad Amsterdam i Ttf su ottobre, dopo
un minimo a 171 euro, si muovono su 180 euro al megawattora
(-1,24%). Sale il petrolio con il wti a 86 dollari al barile
(+0,45%) e il brent a 93 dollari (+0,8%).
Tra le singole Piazze Milano cede lo 0,04% (Ftse Mib 22.130
punti). Resiste Unicredit (+1,1%) con il ceo Orcel che
all'Handelsblatt spiega che eventuali M&A, ma alle giuste
condizioni, possono essere un acceleratore in Germania. Pesanti
Mps (-5,8%) e Banca Generali (-2,7%).
Tra gli altri Francoforte cede lo 0,16% mentre in Germania,
anche ad agosto, è proseguito il rialzo dei prezzi alla
produzione, peraltro sopra le stime. Mentre Parigi perde lo
0,25%. Tiene Londra (+0,4%) che riapre dopo i funerali della
Regina.
Lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 226 punti con il
rendimento che però sale al 4,11%. Sul fronte dei cambi l'euro è
sulla parità sul dollaro con cui scambia a 1,0010.
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