Frena ulteriormente Piazza Affari
dopo due ore e mezza di scambi, con l'indice Ftse Mib in calo
dello 0,74% a 22.287 punti. Si mantiene stabile a 229,1 punti il
differenziale tra Btp e Bunbd decennali tedeschi, con il
rendimento annuo italiano in rialzo di 11 punti al 3,64%. Sale
il greggio (Wti +0,91% a 93,36 dollari al barile) mentre riduce
il calo il gas naturale (-1,84% a 315,5 euro al MWh) sotto ai
massimi ma sopra la soglia dei 315 euro.
Cedono Amplifon (-2,88%), Recordati (-2,32%), Moncler
(-1,98%) e Campari (-1,92%). Pesano anche Iveco (-1,93%), Exor
(-1,75%), Saipem (-1,5%), Diasorin (-1,8%), Cnh (-1,55%) e Snam
(-1,15%). Deboli infine Bper (-0,75%), Intesa (-0,58%), Banco
Bpm (-049%) e Unicredit (-0,3%), frenate dall rialzo dello
spread.
Pochi i rialzi, limitati a Tim (+0,9%) all'indomani del
secondo acquisto di titoli dell'amministratore delegato Pietro
Labriola da quando è in carica, che porta il proprio portafoglio
a 1,5 milioni di azioni dando un ulteriore segnale di fiducia
mentre prosegue il lavoro sul progetto per la rete unica. La
seguono a distanza Unipol (+0,4%), Italgas (+0,27%) ed Stm
(+0,11%).
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