Hanno chiuso in ordine sparso le
principali borse di Asia e Pacifico sulla scia dei listini
occidentali. Tokyo ha guadagnato lo 0,66%, Taiwan ha ceduto lo
0,7%, Seul è salita dello 0,84% e Sidnery dello 0,86%. Ancora
aperte Hong Kong (+0,38%), Shanghai +0,61%), e Mumbai -0,27%).
Positivi i futures Usa, con la fiducia dei consumatori tedeschi
e francesi poco sottoalle stime degli analisti. Atteso oggi un
intervento della presidente della Bce Christine Lagarde, mentre
dagli Usa sono in arrivo numerosi dati macro, comprese le
anticipazioni sulle scorte settimanali di greggio. Proprio
quest'ultimo appare in rialzo (Wti +1,45% a 111,15 dollari al
barile ) insiema al gas naturale ( +0,31% a 129,85 euro al MWh),
che inverte la rotta sulla piazza di Amsterdam. Fiacco l'oro
(-0,46% a 1.829,06 dollari l'oncia), positivi invece il ferro
(+4% a 791,5 dollari la tonnellata) e l'acciaio (+2,19% a 4.338
dollari la tonnellata), con la ripresa della domanda da parte
della Cina. In calo il dollaro nei confronti dell'euro (1,06) e
della sterlina (1,22) ma non dello yen, che si rafforza a quota
135,61 sul biglietto verde.
Sulla piazza di Tokyo contrastati il colosso bancario Mizhuo
(+1,41%) e la rivale Nomura (-0,26%). Deboli i produttori di
semiconduttori Sumco (-1,69%) e Screen Holdings (-0,6%), balzo
dei produttori di auto Toyota (+2,17%). Honda (+2,36%) e Mazda
(+2,78%).
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