Il quantitative easing non genera più
corposi utili ma, per colpa degli interessi ormai negativi,
comincia a intaccare il bilancio della Bce. E' quello che emerge
dal rendiconto finanziario 2021 della banca centrale, mentre da
Pablo Hernande de Cos, governatore spagnolo, arrivano apertura a
una stretta monetaria, con cautela e senza dimenticare il
rischio-spread.
Secondo i dati pubblicati oggi dalla Bce, l'utile 2021 si è
assottigliato a 192 milioni di euro contro gli 1,643 miliardi
dell'anno precedente, principalmente per "minori introiti dalle
riserve in valuta estera e dai titoli detenuta per la politica
monetaria" e con 610 milioni accantonati a copertura di "una
maggiore esposizione ai rischi derivante dal perdurante acquisto
di titoli".
La Bce, nel Bollettino, si tiene aperta "a tutte le opzioni"
di politica monetaria di fronte all'inflazione accelerata al
5,1%. e de Cos, a un evento online, spiega che "la direzione in
cui dobbiamo andare è chiara" - quella di una normalizzazione
monetaria - ma "il processo sarà graduale e dipendente dai dati"
con attenzione ai rischi di frammentazione finanziaria
all'interno dell'area euro.
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