La Borsa di Milano (+0,23%) regge
con gli altri listini europei all'urto dell'inflazione Usa. Dopo
un pomeriggio di nervosismo i mercati hanno concluso la seduta
senza particolari danni, nonostante la tensione sui titoli di
Stato che ha portato ad un netto aumento dei rendimenti. A fine
giornata lo spread tra Btp e Bund ha chiuso in rialzo a 160
punti, con il tasso del decennale italiano balzato all'1,887%,
portandosi ai livelli di metà maggio del 2020.
Piazza Affari è stata sostenuta dalle banche con Unicredit
(+3,2%), Intesa (+2,3%), Mps (+1%). Bene anche l'energia, con
l'andamento del prezzo del petrolio. In luce Saipem (+2,7%),
alle prese con le stime di rosso nei conti. Bene anche Tenaris
(+1%) e Eni (+0,3%). Nel listino principale sugli scudi Cnh
(+4,3%) e Tim (+1,3%).
In ordine sparso le utility con le ipotesi di intervento per
contenere il rincaro dell'energia. In calo Enel (-0,7%), Erg
(-2%), Alerion (-1,1%), mentre chiudono in rialzo A2a e Iren
(+0,3%), Hera (+0,7%). Seduta in calo per Nexi (-5%), dopo i
conti del 2021. Performance negativa anche per Ferrari (-2,4%),
Moncler (-1,7%) e Amplifon (-1%).
Fuori dal listino principale balzo di Banca Ifis (+6,88%),
dopo il nuovo piano industriale che prevede 164 milioni di euro
di utile netto al
2024.
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