Speranze ridotte al lumicino per
salvare i posti di lavoro dei 1.322 dipendenti Air Italy, su cui
incombono le lettere di licenziamento e per i quali il 31
dicembre scadrà anche la cassa integrazione. Il vertice
interministeriale non ha riservato nessun colpo di scena: i
proprietari della compagnia aerea, Qatar Airways e Akfed, hanno
ribadito la piena volontà di concludere la procedura di
licenziamento collettivo e l'indisponibilità a richiedere il
prolungamento della casa integrazione. L'unico impegno preso è
stato quello di non inviare le lettere di licenziamento prima
del 31/12.
Intenzioni espresse dai liquidatori, come si è appreso, davanti
alle vice ministre Alessandra Todde del Mise, e Teresa Bellanova
delle Infrastrutture e mobilità sostenibili, ai rappresentanti
delle Regioni Sardegna e Lombardia e ai rappresentanti delle
tante sigle sindacali riunite in questa vertenza.
Lo spiraglio dei 1322 lavoratori è ora appeso alle iniziative
del Governo nazionale che nei prossimi giorni convocherà un
primo tavolo politico con i ministeri coinvolti e le Regioni
Sardegna e Lombardia, e poi un secondo vertice con i sindacati.
L'intento sembra quello quello di creare una sorta di paracadute
per gli ormai ex dipendenti Air Italy, in modo che possano
essere ricollocati al lavoro il prima possibile.
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