Torna in rialzo Piazza Affari
(+0,6%), meglio delle altre principali Piazze europee, con Tim
sempre in cima al listino principale (+15,7%) a 0,49 euro, che è
tornata per la seconda volta nella giornata, poco dopo le 16, a
un massimo di 0,5 euro, sul livello del prezzo di 0,505 euro al
quale Kkr si è detta pronta a lanciare un'opa, e con un volume
di scambi di oltre 1,3 miliardi di pezzi, circa 15 volte volte
la media giornaliera mensile, dopo il boom oltre gli 1,7
miliardi di pezzi scambiati lunedì. Male la controllata Inwit
(-1,1%), a quasi 2,5 milioni di scambi, a circa otto volte la
media.
Banca Medioanum sale del 2,9% nel giorno della scomparsa
del fondatore e presidente onorario Ennio Doris. Con lo spread
Btp-Bund in calo a 129,6 punti e il rendimento del decennale
italiano all'1,07%, tra le banche guadagnano Unicredit (+2,8%),
Carige (+2%), Intesa (+0,4%) e Fineco (+0,3%), non Bper (-0,6%)
e Mps (-0,9%). Patisce la paytech Nexi (-0,6%). In rialzo Cnh
(+2,3%). Sale Enel (+2%), che ha presentato il Piano al 2024.
Bene i petroliferi, dall'impiantistica di Tenaris (+1,2%) a
Saipem (+0,9%), piatta Eni (+0,05%), col greggio poco mosso (wti
+0,09%) a 78,6 dollari al barile.
Male nell'industria Buzzi (-1,4%) e tra le auto soprattutto
Stellantis (-1,4%), con tutto il comparto i rosso in Europa.
Resta in netto calo Fincantieri (-4,6%), sui minimi da febbraio,
mentre ci sono voci di un aumento di capitale da 1 miliardo,
oltre all'ipotesi che, insieme a Knds e Iveco Defence, sia in
lizza per rilevare Oto Melara e Wass, due controllate armamenti
terrestri e navali messe in vendita da Leonardo (+1,5%) per fare
cassa.
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