Riduce leggermente il calo Piazza
Affari (-0,2%) a metà pomeriggio, con pochi titoli in positivo a
sostenere il listino principale. In cima ci sono i farmaceutici,
con Recordati (+2,3%) e Diasorin (+0,8%), e Eni (+2,3%) con la
trimestrale, mentre sono in rosso gli altri petroliferi, da
Saipem (-1,9%) all'impiantistica di Tenaris (-0,4%), col greggio
sempre in calo (wti -1,2%) a 81,8 dollari al barile e il brent a
84,1 dollari.
Bene nel lusso Moncler (+1,6%9, il giorno dopo i conti e Exor
(+1,2%), il giorno successivo all'accordo con Covea per
PartneRe. In forma Atlantia (+1%) e tra le auto Ferraris
(+0,5%), non Stellantis, il giorno dopo la trimestrale. In forte
calo nella giornata dopo i conti Tim (-3,1%), così come Stm
(-1,5%). Tonfo per Banco Bpm (-6,9%) e Bper (-7%), con
l'introduzione del tetto dei 500 milioni per la trasformazione
delle Dta in crediti fiscali per le fusioni bancarie, che
favoriscono la sola Carige (+2,3%). In rosso anche Fineco (-1%)
e Unicredit (-0,9%), nella giornata dopo i conti, che nei
giorni precedenti aveva interrotto la trattativa per Mps
(-0,8%). Eccezione in positivo Intesa (+0,3%). Giù Cattolica
(-3,2%), dopo il successo dell'opa di Generali (+0,1%). In
negativo Poste (-1,9%), Leonardo (-1,7%) e alcune utility, tra
cui Terna (-1,6%) e A2a (-1,4%). tra i titoli a minore
capitalizzazione crollo di Piaggio (-7,3%) nel giorno dei conti.
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