Nella filiera del tabacco "la
situazione richiede l'intervento congiunto di tutti i player, a
tutela di imprese e produttori, lavorando insieme per la
semplificazione del sistema fiscale, in modo che possa
funzionare da stimolo per la programmazione degli investimenti
con l'obiettivo di rendere il Paese più forte e attrattivo anche
a livello internazionale". Così il presidente e amministratore
delegato di Japan tobacco international Italia, Gian Luigi
Cervesato, nel corso dell'incontro "La filiera del tabacco tra
tradizione e innovazione", organizzato da Jti e Confagricoltura.
Durante il dibattito è emerso come l'Italia si confermi primo
produttore di tabacco in Europa, con una quota di quasi il 30%
del totale prodotto in Ue. Tuttavia, ha spiegato Cervesato, "la
mancanza di certezze e di programmazione è nemica
dell'innovazione e della sostenibilità, perché non consente di
programmare nel tempo gli investimenti e di adattarsi
velocemente ai mutamenti del mercato". "Ciononostante - ha
sottolineato - Jti Italia da sempre crede nel potenziale di
questo Paese, e lo dimostra il fatto che negli ultimi 20 anni ha
investito oltre 600 milioni di euro nei territori in cui opera,
di cui oltre 350 destinati allo sviluppo e il miglioramento
della filiera del tabacco seguendo i principi delle buone
pratiche agricole".
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