Listini in rosso in Asia e Pacifico
dopo il dato sull'inflazione in Giappone salita sotto le stime
(+0,1%), mentre la corsa dei prezzi del ferro (+6,21% a 727
dollari la tonnellata) e dell'alluminio (+2,07% a 2.916 dollari
la tonnellata) preoccupa gli investitori. Poco mosso il greggio
(Wti -0,06% a 77,56 dollari il barile) e l'acciaio (+0,14% a
5.649 dollari la tonnellata), che si mantiene comunque su
livelli record. Tokyo ha ceduto il 2,19%, Seul l'1,98% e Sidney
lo 0,41%. In controtendenza Taiwan (+0,32%), poco mossa Hong
Kong (+0,03%), ancora aperta insieme a Mumbai, che è invariata.
Chiusa per festività Shanghai. Positivi i futures sull'Europa e
sui listini Usa in attesa della produzione industriale francese
e degli indici Pmi di Francia, Germania, del Regno Unito e
dell'Ue, limitatamente però al comparto del terziario. In arrivo
il deficit pubblico italiano e, dagli Usa, la bilancia
commerciale, gli indici Pmi e Ism sull'occupazione e gli
ordinativi non manifatturieri. Attese anche le scorte di greggio
secondo l'American Petroleum Institute (Api) e l'intervento di
Roland Quarles della Fed. In rialzo il dollaro sull'euro, sullo
yen e sulla sterlina, deboli a Tokyo gli industriali Hitachi
(-1,54%), Toshiba (-1,83%), Fuji Electric (-3,76%) e Daikin
(-3,26%).
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