Piazza Affari ha chiuso l'ultima
seduta della settimana in lieve calo, vicino alla parità (Ftse
Mib -0,04% a 25.918 punti). Di nuovo nella norma del mese di
agosto gli scambi, per 1,7 miliardi di euro di controvalore,
dopo l'eccezione della vigilia, quando si sono raggiunti i 2,6
miliardi. In linea con il livello registrato in apertura lo
spread tra Btp e Bund tedeschi, che ha chiuso a 104,2 punti, con
il rendimento annuo dei titoli decennali in calo di 1,6 punti
base allo 0,545%.
L'indi ce milanese è migliorato nel finale, insieme agli
altri listini europei sulla scia di Wall Street, dopo una
giornata piuttosto debole, con l'indice in calo di oltre mezzo
punto percentuale. Le vendite si sono concentrate su Moncler
(-1,79%), sull'onda lunga dei timori che una nuova austerità in
Cina possa penalizzare il comparto del lusso, debole ieri su
tutti i listini, ma in ripresa oggi. In calo anche Nexi
(-1,62%), A2a (-1,31%), Fineco (-1,26%) e Stellantis (-1,15%),
che ha sofferto insieme al resto del comparto auto per la
mancanza di microchip, che ha invece favorito Stm (+1,52%).
Pochi i rialzi sul listino principale, concentrati su Diasorin
(+1,68%), Enel (+1%), Recordati (+0,67%) e Intesa (+0,53%). Bene
anche Banco Bpm (+0,42%) e Unicredit (+0,4%), a differenza di
Bper (-0,34%) ed Mps (-1,02%), che ha chiuso sopra ai minimi una
seduta difficile, condizionata dai timori per un nuovo aumento
di capitale, che potrebbe raggiungere quota 3 miliardi, in vista
dell'integrazione con Unicredit.
Difficoltà anche per Prysmian (-1,13%), Leonardo (-0,98%),
Campari (-0,94%), Tenaris (-1,46%) e Pirelli (-1,34%).
L'ennesimo calo del greggio (Wti -1,32% a 62,85 dollari al
barile) ha frenato solo parzialmente Eni (-0,14%), più debole
invece Saipem (-0,88%).
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