Finale di seduta in ordine sparso
per le principali borse europee, mentre a New York gli indici si
mantengono in lieve rialzo al di sotto del mezzo punto
percentuale dopo dati macroeconomici in gran parte migliori
delle stime degli analisti, ad eccezione del Pil trimestrale.
Milano (Ftse Mib +1,15%) si conferma regina seguita da Parigi
(+0,84%) e Madrid (+0,26%), mentre si riportano in territorio
negativo Francoforte (-0,06%%) e Londra (-0,08%). In lieve
rialzo il greggio (Wti +0,1% a 66,29 dollari al barile), fiacco
l'oro (-0,15%), in luce il ferro (+4,44%) e l'acciaio (+4,9%).
In vantaggio rispetto al dollaro sia l'euro sia la sterlina,
mentre lo spread tra Btp e Bund tedeschi si riporta a 111 punti
secchi.
Slancio dei bancari Bps (+3,26%), Santander (+3,05%), Banco
Bpm (+2,7%), Ing (+2,69%), SocGen (+2,65%), Unicredit (+2,3%),
Barclays (+2,2%) e Intesa (+2%). Più cauta Mps (+0,8%). Accelera
Stellantis (+3,48%), dopo le affermazioni di John Elkann
all'assemblea di Exor (+1,21%). Sugli scudi anche Cnh (+3,44%),
dopo la conferma del piano di scorporo della divisione veicoli
industriali dalle macchine agricole e da movimento terra e
trattori. Sprint di Leonardo (+3%), Renault (+2,67%) e Porsche
(+2,65%), a monte della catena di controllo di Volkswagen
(+1,2%). Cauta Ferrari (+0,14%). Congelata per eccesso di rialzo
la Roma (+13,95% teorico)
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