Ha girato in rosso a metà giornata
Piazza Affari (-0,6%), dopo una mattinata in cui i dati Istat
hanno fornito una mappa delle imprese italiane secondo cui il
45% è strutturalmente a rischio, e mentre continua la lotta alla
pandemia in tutto il mondo, con la pronuncia dell'Ema su
eventuali restrizioni per l'uso di AstraZeneca.
A Milano pesante il lusso con Moncler (-2,3%), in ordine
sparso l'industria, con perdite per Cnh (-1,8%), Interpump
(-1,7%) e Prysmian (-1,4%). In controtendenza Leonardo (+0,9%) e
Buzzi (+0,5%). Debole Atlantia (-0,06%). Male i petroliferi, da
Tenaris (-1,5%), Saipem (-0,6%) e Eni (-0,4%), pur col greggio
in rialzo (wti +0,5%) a 59,6 dollari al barile. Pessimiste le
banche, nonostante lo spread stabile, che fa segnare 100,9
punti, con il rendimento del decennale italiano allo 0,68%.
Peggio Mps (-1,6%), Banco Bpm (-1,4%), Unicredit (-1,1%), Bper
(-0,9%) e Intesa (-0,7%). Bene invece Fineco (+0,5%). In rosso
le auto, da Ferrari (-1,5%) a Stellantis (-0,9%). Tra i
farmaceutici patisce soprattutto Diasorin (-1,2%), meno
Recordati (-0,8%).
In cima al listino principale Nexi (+2,8%) e va bene Tim
(+1%). In positivo anche A2a (+0,8%) e Enel (+0,4%). Fuori dal
listino principale vola il produttore di scaffalature Rosss
(+18,2%).
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