Piazza Affari ha chiuso in modo non
esaltante, in testa alle altre borse europee (Ftse Mib +0,55%),
una seduta caratterizzata da scambi vivaci, per 2,4 miliardi di
euro di controvalore, ma sotto di 1,2 miliardi rispetto alla
vigilia.
Stabile lo spread a 120 punti, mentre il greggio ha ridotto
il calo (Wti -0,9%) attestandosi a quota 41 dollari al barile.
Brillante Unipol (+4,14%) titolo migliore tra le blue chips, in
una giornata favorevole per l'intero settore in Europa. In luce
anche Mediobanca (+3,19%), seguita da Banco Bpm (+2,58%), Mps
(+2,42%) ed Unicredit (+1,63%), in vista di possibili
operazioni.
Non è andata bene a Hera (-2,05%), Amplifon (-1,83%), Inwit
(-1,48%) e Prysmian (-1,36%). In allungo Eni (+1,48%), più cauta
Saipem (+0,62%), fiacche Leonardo (-0,31%), Pirelli (-0,19%) ed
Exor (-0,25%), a differenza di Ferrari (+1,26%). Contrastate Fca
(+0,29%) e Cnh (-0,89%). Scivolone di Avio (-16,64%), dopo il
fallimento del lancio del razzo Vega, e di As Roma (-6,77%).
Ancora brillante invece Mediaset (+2,3%) insieme al resto del
settore in Europa su ipotesi di ripresa dell'economia dopo la
diffusione dei vaccini contro il Covid.
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