Produzione dimezza a marzo ed aprile. Lo rileva la nota congiuntura del Centro STudi di Confindustria che registra una perdita di oltre il 50%. Le misure restrittive - spiega - "hanno prodotto una caduta dell'attività senza precedenti nelle serie storiche disponibili". La fine del lockdown - prevede ancora Csc - a partire da oggi, non genererà un veloce recupero perché le famiglie continueranno a essere prudenti e le imprese dovranno smaltire le scorte che si sono accumulate negli ultimi mesi. Il secondo trimestre, per queste ragioni, mostrerà una dinamica di PIL e produzione molto più negativa rispetto al primo e le prospettive sono incerte e legate all'evoluzione della crisi sanitaria
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