"Nessuno sciopero è stato proclamato.
I gestori vogliono garantire il servizio, ma sono allo stremo e
temono di non poter continuare nella loro attività per mancanza
di liquidità. Per questo temono di essere costretti a chiudere
per causa di forza maggiore". Lo affermano le associazioni di
categoria Faib (Cofesercenti), Fegica (Cisl) e Fegisc/Anisa
(Confcommercio) in una nota in risposta alla sollecitazione
giunta dalla Commissione di Garanzia sullo sciopero nei pubblici
servizi essenziali.
"Ciò non toglie che le nostre Federazioni hanno ragione di
ritenere che i Gestori in assenza di interventi immediati di
sostegno, non sono più a lungo nelle condizioni di sopportare,
sia sotto il profilo sanitario che sul piano economico, tutto
l'onere necessario, nella presente drammatica congiuntura, ad
assicurare la continuità e la regolarità del servizio essenziale
di cui qui si parla", sottolineano le associazioni di categoria.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA