Borse europee in rosso a metà
seduta, appesantite dalle tensioni in Medio Oriente e
dall'impennata del prezzo del petrolio, seguite all'attacco dei
ribelli yemeniti agli impianti sauditi. Milano resta maglia nera
(-1%), davanti a Parigi (-0,7%), Francoforte (-0,6%) e Londra
(-0,2%), in attesa di conoscere gli esiti del faccia a faccia
tra il premier Boris Johnson e il presidente della commissione
Ue Jean-Claude Junker. Il petrolio, sia wti che brent, resta in
rialzo di oltre l'8%, spingendo gli investitori a proteggersi
con beni rifugio come l'oro (+1%). In calo, invece, i future su
Wall Street.
A Piazza Affari crolla Atlantia (-7,7%) sotto pressione dopo
gli sviluppi dell'inchiesta per i report falsificati e in attesa
delle delibere di Autostrade ed Edizione. Tutto in rosso il
listino, con Leonardo (-2,6%), Campari (-1,9%) e Banco Bpm
(-1,8%) tra i peggiori, mentre gli acquisti sono concentrati
solo sui petroliferi Tenaris (+3,6%), Eni (+2,6%) e Saipem
(+2,2%).
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