La Commissione Ue ha deciso di fare appello alla Corte di Giustizia Ue contro la sentenza del Tribunale Ue che il 19 marzo annullava la decisione dell'antitrust Ue sugli aiuti a Banca Tercas. L'antitrust Ue aveva bocciato, in quanto aiuto di Stato illegale, l'uso del Fondo Interbancario (Fitd) nel salvataggio di Tercas. Bruxelles chiede ora alla Corte chiarimenti su quando una misura può essere considerata imputabile allo Stato. Lo fa sapere un portavoce della Commissione Ue.
STOP A USO FONDO OBBLIGATORIO PER SALVATAGGI Il ricorso presentato dalla Commissione europea alla sentenza del Tribunale Ue sulla vicenda Tercas blocca, di fatto, la strada dell'utilizzo dello schema obbligatorio del Fondo Interbancario di Tutela dei depositi per il salvataggio delle banche in crisi come Carige. E' quanto spiegano diverse fonti secondo cui in attesa "di una sentenza definitiva che chiarisca", un intervento del Fitd obbligatorio non sarebbe appunto possibile, perchè "si rischia che poi la Ue chieda indietro le risorse". Resta aperta la strada dello schema volontario (che peraltro ha sottoscritto l'obbligazione da 320 milioni di Carige dichiarandosi disponibile a una sua conversione nell'ambito di una piano di salvataggio) il cui funzionamento è però più complesso e macchinoso. Altre fonti notano come il ricorso sia arrivato "nell'ultimo giorno utile e dopo le elezioni europee" e nonostante l'impianto giuridico della decisione "nel primo grado del Tribunale fosse molto solido". "Ora questa decisione rende meno facile e con meno strumenti a disposizione, la soluzione delle crisi in Italia"
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