Lo spread tra Btp e Bund supera i 260 punti base, a 262,4 punti, dopo il taglio delle stime sul Pil dell'Italia comunicate dalla Commissione Ue. Il rendimento del titolo a 10 anni del Tesoro è al 2,59%.
La Borsa italiana ha girato in calo dopo le nuove stime sul Pil arrivate dalla Ue che ha fatto allargare lo spread. Il listino però è tornato in breve a riprendere un minimo vantaggio (+0,2%), trainato dalle buone performance di alcuni titoli dopo le buone trimestrali: Amplifon (+6,2%), Ferrari (+4,6%), Campari (+2,9%) e Piaggio (+2,5%).
Rimangono in negativo invece tutti gli altri mercati europei per la guerra dei dazi Usa-Cina e l'indebolimento dei petroliferi col calo del greggio. Il peggiore è Londra (-1,1%), seguito da Parigi (-0,8%) e Francoforte (-0,7%). Sul listino di Milano sono in negativo, oltre a Eni (-1,34%), i titoli finanziari: Fineco (-4,6%) per la prospettiva di un collocamento da parte di Unicredit (-1,6%), Unipol (-1,7%), Intesa (-1,2%) dopo i conti del trimestre, Banco Bpm (-1,4%) e Ubi (-1,2%).
In una guerra commerciale perdono tutti: le trattative commerciali fra Stati Uniti e Cina richiedono tempo, e un loro fallimento è una minaccia per l'economia globale, ha detto il direttore generale del Fmi, Christine Lagarde, in un'intervista a Bloomberg.
Le Borse asiatiche faticano a riprendersi dopo il tonfo di ieri, scatenato dai tweet con cui il presidente americano Donald Trump ha alzato i toni della guerra commerciale con la Cina, annunciando l'aumento dei dazi, a partire da venerdì, su 200 miliardi di dollari di import di Pechino. Tokyo, tornata alle contrattazioni dopo sei giorni di chiusura, cede l'1,5%, Seul l'1% mentre i listini cinesi, così come Hong Kong (-0,05%), restano preda dell'incertezza con Shanghai che cede lo 0,21% e Shenzhen che sale dello 0,5%.
Gli investitori restano nervosi in attesa di vedere se il round negoziale tra Washington e Pechino che si terrà giovedì e venerdì potrà impedire l'inasprirsi dei rapporti commerciali. Il clima resta negativo anche sulle altre Piazze, con i future a Wall Street e in Europa tutti in rosso.
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