Il cambio di governance di Mps "non
entra nel contratto" di governo fra Lega e Cinque Stelle, "ma è
abbastanza probabile, quasi naturale pensarlo". Lo ha detto il
responsabile economico della Lega Claudio Borghi aggiungendo che
"è inutile mettere nel contratto 'e poi cambiamo
l'amministratore delegato'". Borghi ha precisato che nel
contratto di governo fra Lega e Cinque Stelle, c'è un punto "su
Mps" e che "l'intento, abbastanza condiviso da tutte e due le
forze, è che la banca deve essere ripensata in un'ottica di
servizio". "In buona sostanza", ha spiegato, l'obiettivo è
"abbandonare l'idea di farci i profitti vendendola a
chissacchì", ma mantenerla "come patrimonio del Paese".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA