Il governo ha messo sul tavolo di confronto con i sindacati altre due proposte per arricchire il pacchetto sulle pensioni. I sindacati appaiono divisi sulla valutazione ed è stato deciso di convocare un nuovo confronto per martedì 21.
Le proposte - Delle due novità presentate dal governo la prima riguarda l'estensione delle esenzioni dall'aumento di cinque mesi delle categorie definite gravose anche alle pensioni di anzianità (e non solo alle pensioni di vecchiaia); la seconda l'istituzione di un fondo per i potenziali risparmi di spesa con l'obiettivo di consentire la proroga e la messa a regime dell'Ape Sociale.
Nella revisione "strutturale" del meccanismo di calcolo della speranza di vita a cui si adegua l'età pensionabile, dal 2021 si potrebbe considerare non solo la media del biennio confrontato con il precedente (e non più lo scarto secco) ma anche fissare un "limite massimo di tre mesi" per ogni futuro rialzo. Se si dovesse registrare un incremento superiore, sarebbe riassorbito nell'adeguamento successivo. Lo prevede il documento presentato dal governo ai sindacati, visionato dall'ANSA. L'obiettivo: "garantire un andamento più lineare".
Impegno su donne e giovani nella prossima legislatura - Il governo "concorda" con le organizzazioni sindacali "sulla necessità di continuare il confronto anche nella prossima legislatura, al fine di affrontare le altre problematiche individuate nel documento" del 28 settembre 2016 con i sindacati. Lo si legge nel testo presentato ai sindacati come "impegno". Un percorso, prosegue, "nel rispetto dei vincoli di bilancio e della sostenibilità di medio-lungo termine della spesa pensionistica e del debito, a partire dalle misure atte a garantire la sostenibilità sociale dei trattamenti pensionistici dei giovani nel regime contributivo e a riconoscere il valore sociale del lavoro di cura e di maternità svolto dalle donne".
Sindacati divisi - Al termine dell'incontro odierno la leader della Cisl, Annamaria Furlan ha parlato di ''proposte coerenti'' e il segretario della Uil, Carmelo Barbagallo, ha visto nelle proposte ''alcuni punti positivi e altri da correggere''. Ma la 'numero uno' della Cgil, Susanna Camusso, conferma la valutazione di "grande insufficienza" sulle proposte e, di fronte alla "indisponibilità" del governo "ad affrontare le ingiustizie" del sistema, ribadisce l'intenzione di procedere verso una "mobilitazione".
Il governo - Gentiloni aveva definito il pacchetto di proposte "molto rilevante". Il "Governo ritiene di avere fatto uno sforzo", afferma il ministro Padoan, con "un pacchetto importante che contiene misure che migliorano la posizione pensionistica dei lavori", e "raccoglie con rammarico il fatto che i sindacati hanno opinioni diverse sulla bontà pacchetto proposto: la Cisl, ce ne rallegriamo, ha espresso condivisione, la Cgil invece ha un'opinione di segno opposto, una posizione intermedia da parte della Uil".
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