L'ammontare complessivo delle spese
che Unicredit sosterrà per l'aumento di capitale è stimato "in
massimi 500 milioni di euro, comprensivi di spese per
consulenza, spese vive e delle commissioni di garanzia calcolate
nella misura massima". E quindi "i proventi netti derivanti, in
caso di integrale sottoscrizione", della ricapitalizzazione sono
"stimati in circa 12,5 miliardi di euro". Dai documenti che
costituiscono il prospetto si evince anche che nessuno degli
azionisti di Unicredit con una quota superiore al 3% del
capitale ha espresso "alcuna determinazione in ordine alla
sottoscrizione" delle azioni in opzione nell'ambito dell'aumento
di capitale né la banca "è a conoscenza di soggetti che
intendano sottoscrivere una percentuale dell'Offerta superiore
al 5% della stessa". Inoltre i soci che non sottoscriveranno
l'aumento subiranno una diluizione del 72,22% della loro
partecipazione nel capitale della banca in caso di integrale
sottoscrizione della ricapitalizzazione.
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