Con il taglio dell'Irpef deciso dal Governo Renzi ci sarà un risparmio medio di 1.000 euro per una famiglia con due redditi, 500 euro per una monoreddito. Lo sostiene la Cgia di Mestre, rilevando che "21 milioni di contribuenti" non saranno interessati dal calo delle tasse.
Secondo la Cgia per i dipendenti con redditi al di sotto dei 25.000 euro lordi all'anno, l'aumento delle detrazioni Irpef, corrispondente a 80 euro mensili netti in più, consentirà di abbassare rispetto al 2013 il carico fiscale di oltre mille euro per una famiglia bi reddito, di 500 euro per quella monoreddito.
In entrambe le situazioni - nonostante l'introduzione della Tasi, della Tari, del leggero ritocco all'insù sia delle addizionali Irpef comunali/regionali, dell'imposta di bollo sul dossier titoli e gli effetti a regime dell'aumento dell'Iva - le tasse rispetto al 2013 sono destinate a diminuire rileva la Cgia.
"Pur salutando con grande soddisfazione l'appesantimento delle buste paga voluto da Renzi - dice il segretario Cgia Giuseppe Bortolussi - il problema si pone per coloro che non potranno beneficiare del taglio dell'Irpef, come i lavoratori autonomi e i pensionati, e per tutti i contribuenti che dichiarano un reddito superiore ai 25.000 euro". "Se - conclude Bortolussi - escludiamo i 10 milioni circa di incapienti e i 10 milioni che beneficeranno degli 80 euro mensili in più in busta paga, rimangono altri 21 milioni di contribuenti: per questi, il peso delle tasse è destinato ad aumentare".
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