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Javier Castillo, la mia Ragazza di neve

Javier Castillo, la mia Ragazza di neve

Lo scrittore spagnolo scombina le regole del thriller

ROMA, 02 aprile 2022, 11:13

(di Mauretta Capuano)

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La copertina de La Ragazza di neve - RIPRODUZIONE RISERVATA

La copertina de La Ragazza di neve - RIPRODUZIONE RISERVATA
La copertina de La Ragazza di neve - RIPRODUZIONE RISERVATA

JAVIER CASTILLO, LA RAGAZZA DI NEVE (SALANI, PP 344, EURO 18,90). Scombina le regole del thriller Javier Castillo nel romanzo 'La ragazza di neve', super bestseller in Spagna, di cui è in produzione una serie Netflix, pubblicato in Italia da Salani nella traduzione di Camilla Falsetti.
    Apprezzato da autori come Donato Carrisi e Joel Dicker, è il libro che ha segnato una svolta nel percorso di Castillo, autore di cinque romanzi e da oltre un milione di copie. La storia ci porta nel 1998 a New York. E' il Giorno del Ringraziamento e durante la parata tra la folla festante scompare una bambina di tre anni, Kiera Templeton. In un attimo il padre non la vede più. Sale la paura, monta il panico, ma ogni ricerca è vana. Di Kiera si ritrovano solo i vestiti e delle ciocche di capelli. Al caso si dedica anima e corpo Miren Triggs, una studentessa di giornalismo. Dopo cinque anni, nel 2003, arriva ai genitori una videocassetta dove si vede una bambina che sembra Kiera in una stanza colorata. Davanti al video anche la Triggs che conduce un'indagine parallela in cui la sua storia si intreccia con quella di Kiera in un pericoloso gioco di specchi.
    "Tutto effettivamente nasce dalla paura, come padre prima che come scrittore. Mi sono chiesto: 'se mi trovassi un una situazione come questa che cosa farei? E come reagirei se dopo cinque anni ricevessi una videocassetta e la mia vita fosse distrutta da questo evento?'. Ho voluto giocare, cambiare le regole. Il colpevole in questo romanzo si scopre a metà della storia però al lettore resta il desiderio di sapere che cosa succede. Ho anche voluto dire che chiunque nella vita può arrivare a compiere un errore molto grave come in questo caso" dice all'ANSA Castillo che è nato e vive a Malaga con la sua famiglia e ha studiato Economia Aziendale prima di dedicarsi alla scrittura.
    "Volevo che ne 'La ragazza di neve' accadesse qualcosa in ogni capitolo e che ci fosse un elemento di gioco, che il lettore si trovasse a comporre un puzzle" spiega. Perché New York? "Ho voluto utilizzare un luogo che per tutti fosse facilmente riconoscibile. Uno spazio come quello della parata del Giorno del Ringraziamento, un momento di estrema gioia e divertimento che diventa il teatro di una tragedia che monta nel corso di tutto il romanzo" racconta Castillo che ha viaggiato molto negli Stati Uniti, ma non ci ha mai vissuto.
    La serie Netflix dove si gira? "E' in produzione e si sta girando a Malaga. Il fatto di ambientare la storia americana in Spagna è un omaggio, in qualche modo, a me. E' una serie che ha un budget enorme e un cast incredibile. La figura di Miren è interpretata dalla giovane Milena Smit che abbiamo visto in 'Madri parallele' di Pedro Almodovar. Ho collaborato alla sceneggiatura come consulente".
    Colpisce ne 'La ragazza di neve' la grande attenzione psicologica ai personaggi. "E' il libro che sta suscitando maggior interesse fra i lettori. Non ho cambiato registro, ho sempre scritto thriller, ma questo è un romanzo più emotivo, più universale. La videocassetta è un elemento perfetto in un thriller anche perché oggi con il digitale è molto più facile ritrovare tutto, mentre con quel tipo di tecnologia era difficile". Ci sarà un seguito? "Ho già scritto il secondo romanzo, 'Il gioco dell'anima' che comincia precisamente quando finisce 'La ragazza di neve'. E' probabile che ne arriverà anche un terzo, però devo aspettare per capire dove voglio portare Miren, il personaggio principale". Ma per Miren si è ispirato alla cronaca? "Il personaggio viene dalla mia frequentazione dei social, in particolare Facebook. Mentre Kiera è un personaggio che ho creato io. E' una bambina fragile che entra in una vita che non le appartiene e reagisce negando quello che le è accaduto, ma poi deve sopravvivere e rinuncia in qualche modo ad opporsi alla sua nuova realtà".
   

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