Invita a concentrarsi sull'amore che è uno "dei fondamenti essenziali della Bibbia' Marilynne Robinson, una delle più grandi scrittrici americane viventi, insignita da Obama con la National Medal of Arts and Humanities, per la prima volta in Italia per ricevere il 15 maggio il premio Nazionale Mondello al Salone del Libro di Torino.
"E' un grande onore. La cultura italiana ha radici molto profonde e il fatto che i miei libri abbiano trovato uno spazio e siano stati apprezzati in Italia mi commuove" dice all'ANSA la Robinson del Mondello che è promosso dalla Fondazione Sicilia con il Salone del Libro. "Il fondamentalismo ha origine da un'interpretazione sbagliata della Bibbia. Basti pensare che la parola amore nel Nuovo Testamento ricorre 180 volte, le ho contate recentemente.
Bisognerebbe enfatizzare questi valori che veicolano un messaggio diverso dalla negatività anche per rendere merito al libro da cui la religione nasce" dice all'ANSA la Robinson, 72 anni, spostando i suoi lunghissimi capelli argentati.
"Papa Francesco sta dando un messaggio positivo perché enfatizza l'aspetto dell'amore nel cristianesimo, mentre ci si è concentrati di più sulle condanne e i dettami della Chiesa cristiana. Questo pontefice sta facendo riemergere l'importanza dell'amore che era nel cuore di molti" sottolinea la scrittrice.
Nella sua saga del Midwest, l'ultimo romanzo uscito in Italia per Einaudi è 'Lila', riporta i valori e la morale cristiana al centro della vita attraverso la figura del reverendo John Ames del quale Lila è la giovane moglie.
"Ci sono più modi di leggere la Bibbia. Molto spesso si scelgono dei passaggi sbagliati, secondari, a cui viene data troppa importanza. I fondamentalisti sono stati a riposo per molto tempo, poi sono confluiti nel partito repubblicano americano, non ci sono ambiguità in questo senso. Molti di loro sono fan di Donald Trump. Queste persone cercano di giustificare con la Bibbia le loro visioni sociali. Sono solo interpretazioni errate a proprio favore" sottolinea la Robinson che è credente protestante ed ha una grande ammirazione per il presidente Obama che la considera un'amica. "Obama non direbbe mai le parole poco magnanime che ho usato io nei confronti dei fondamentalisti. E' molto educato, trova sempre il modo di dire le cose senza alcuna aggressività. Ha dovuto tollerare tanto durante la presidenza, farsi strada fra molte critiche mal poste. Meritava una presidenza più serena" dice la scrittrice che insegna allo Iowa Writers Workshop. Donald Trump "spaventa tutti. Non ha molte possibilità - dice - di vincere le elezioni alla Casa Bianca. Però Trump ha portato in superficie cose sommerse per anni. La gente che lo ha votato come candidato del partito repubblicano ha fatto un voto di protesta perché queste persone pensano ci siano problemi economici strutturali che devono essere portati all'attenzione.
Anche Bernie Sanders ha portato alla luce problemi di cui nessuno parlava e il suo successo alle primarie dimostra che la politica non è sempre sostenuta da grandi poteri economici e finanziari".
Il prossimo romanzo della Robinson sarà sempre ambientato nel Midwest, "dove si concentra - dice - la mia immaginazione", ma avrà, anticipa la scrittrice, "come ambientazione una città di grandi dimensioni, non un paese o una cittadina come nei precedenti" fra cui 'Gilead', il primo della serie, seguito da 'Casa'.
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