Gli amici gli dicevano di non creare una Fondazione in vita, perché non portava fortuna, ma lui voleva che portasse il suo nome e seguisse le sue idee: aveva ragione anche quella volta Gualtiero Marchesi, la cui fondazione, oggi presieduta da Alberto Capatti, ha deciso di organizzare una serata speciale per quelli che sarebbero stati gli 88 anni del maestro della cucina italiana. E' il film documentario "Gualtiero Marchesi The Great Italian", diretto da Maurizio Gigola, in sala il 20 e 21 marzo. Nel film, il pensiero di Marchesi è svelato dallo stesso maestro e dai cuochi che hanno incrociato la sua strada: i grandi chef francesi, Pierre e Michel Troisgros, Alain Ducasse, Marc Haeberlin e Yannick Alleno, ma anche i cuochi italiani della nuova generazione, suoi allievi o da lui influenzati, Andrea Berton, Massimo Bottura, Simone Cantafio, Daniel Canzian, Carlo Cracco, Enrico Crippa, Alfio Ghezzi, Ernst Knam, Pietro Leeman, Paolo Lopriore, Davide Oldani, oltre a personaggi storici della ristorazione italiana, da Giorgio Pinchiorri ad Arrigo Cipriani, da Antonio Santini a Carlo Petrini. Il film è anche un viaggio tra le città care al Maestro, da Milano a Venezia, da Trieste a Firenze, e, ovviamente, tra i suoi piatti più celebri, a partire dal celebre riso, oro e zafferano, che è arrivato a quota 100mila piatti venduti. Intanto il 19 marzo, il gruppo virtuale cuochi italiani ha deciso di omaggiare il Maestro realizzando in contemporanea, in centinaia di ristoranti nel mondo, il suo piatto 'Insieme armonico', che combina risotto al parmigiano e rigatoni all'amatriciana, realizzato all'indomani del terremoto di Amatrice. Da settembre, novità anche al Marchesino, dove farà il suo ingresso la pasticceria Ladurée, che aveva partecipato insieme a Marchesi al bando per l'assegnazione degli spazi in piazza Scala.
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