Si può mettere mano a una pistola contro malasanità e assicurazioni? Questo atto estremo, desiderato spesso di fronte a burocrazia e corruzione, diventa fiction in Un mostro dalle mille teste di Rodrigo Plá, già al Festival di Venezia nel 2015 nella sezione Orizzonti e ora dal 3 novembre in sala con ClubCine distribuzione. A prendere la pistola è una donna comune, apparentemente e paziente, come Sonia Bonet (Jana Raluy), madre di un figlio adolescente Dario (Sebastian Aguirre Boëda), che quando si accorge che la sua compagnia di assicurazione, con la complicità del sistema sanitario, nega al marito malato di cancro le cure costose che potrebbero forse salvarlo, perde il controllo.
Perché come si legge nelle note di regia: ''Un animale che soffre non piange, morde''. Vittime di questa donna tutta la filiera burocratica e connivente che va dai medici, che hanno preso in cura il marito, fino ovviamente all'assicurazione che dovrebbe coprire le spese.
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